Luminarie di San Giuseppe

Il 18 marzo, sera che precedere la festività di San Giuseppe si usa ancora, a Gratteri, come in altre località della Sicilia, in occasione della processione che si svolge la sera della vigilia, accendere fuochi e fiaccole: “i vampi”.

La Processione con la statua della Sacra Famiglia avviene la sera e parte dalla Chiesa della Matrice Vecchia per attraversare tutto il paese e i luoghi dve soino state allestite le luminarie.

Coloro che precedono il simulacro, fanno ardere in suo onore dei fasci di fiore d’empelodesimo (“sciacculi”).

“sciaccula”

Dietro l’immagine accorre in folla tutto il paese che, insieme al Clero e ai cantori, esterna la sua devozione in onore di questo grande Santo (San Giuseppe) miracoloso cantando: “Evviva lu patri / di la previdenza, / ca grazii dispensa / e miraculi ni fa”.


I fuochi consistono in enormi cataste di legna che il popolo ammassa nei luoghi aperti o in qualunque slargo e che poi accende al passaggio del Santo. Queste fiammate si chiamano “luminarie”.

Quando questi mucchi di legna sono consumati, per devozione, la brace, dopo aver passato la notte a preparare grigliate di carciofi e salsiccia offerte ai presenti nei luoghi dove le luminarie sono state allestite, viene divisa fra la gente del quartiere.

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