Gratteri circondata dal fuoco

Un focolaio partito verso le ore 23 di giorno 22 da Collesano, ha incendiato il territorio di Gratteri, passando per il bosco di San Giorgio, creando una lingua di fuoco lunga 10 km. Il forte vento di scirocco ha mandato in fumo numerosi ettari di terreno nonchè villini, cilivi abitazioni e automobili e depositi artigianali.

Numerose le carcasse di animali morti raccolte dai volontari. Le fiamme hanno lambito le zone di San Giorgio, Marcatello, Carbone, Sillitta, Pozzetti, Mandilo, Agliastro, Prastio, Cuba, Capraro, Capo d’Acqua, Pizzo di Pilo, Piano Prato, Giappietra, Miciliedda, Armizzo, circondando Gratteri a 360°.

Le fiamme sono entrate all’interno del paese in corrispondenza di Contrada Santa Croce, sotto la Matrice Vecchia, Mulinello, Belvedere e Stradale.

La pineta sotto la Grotta Grattara è andata in fumo come la pineta sopra il castello e quella all’entrata del paese via Lascari. In questo momento sono rimasti alcuni focolai tenuti sotto controllo dalle forze dell’ordine.


A detta di tutti ha dominato la disorganizzazione nello spegnimento dell’incendio da parte delle forze dell’ordine che sembra non avessero un capo al quale riferirsi.

Resta però vivo il fatto che tanti sono stati i volontari gratteresi che si sono messi in moto per evitare che le fiamme provocassero ulteriori danni.
A una giorno di distanza ciò che ne rimane è solo un cumulo di macerie. Un cimitero all’aperto.

Un luogo lugubre e surreale.

Gratteri non merita questo…

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